Tè NERO- ROSSO

Tè nero-rosso.

"Tè nero" è il nome attribuito alle foglie di tè sottoposte a una particolare lavorazione e dalla cui infusione si ottiene una bevanda rosso-scura, anch'essa chiamata tè nero. La versione nera possiede ha un elevatissimo contenuto di principi attivi che gli conferiscono numerose proprietà benefiche: contiene un buon numero di polif...

Tè nero-rosso.

"Tè nero" è il nome attribuito alle foglie di tè sottoposte a una particolare lavorazione e dalla cui infusione si ottiene una bevanda rosso-scura, anch'essa chiamata tè nero. La versione nera possiede ha un elevatissimo contenuto di principi attivi che gli conferiscono numerose proprietà benefiche: contiene un buon numero di polifenoli e tannini. I polifenoli contribuiscono come antiossidanti, a combattere l’invecchiamento e a prevenire le malattie cardiovascolari, a tenere in salute il cuore contribuisce poi la presenza di teobromina sostanza cardiotonica, chi ha problemi cardiaci farebbe bene a consumare questa bevanda perché i suoi benefici dimostrati limitano il colesterolo cattivo causa principale di malattie cardio-vascolari, reca benefici alla salute e al benessere fisico  dato che aiuta a combattere anche vizi come il fumo e problemi alimentari come l’obesità, aiuta ad aumentare le difese immunitarie ed è utile per contrastare i mali di stagione. La presenza di teofillina aiuta a combattere asma e bronchite agendo da broncodilatatore e favorendo l’azione dei muscoli polmonari e del diaframma, Il fluoro presente nel tè nero protegge  contro la placca e la carie dei denti, favorisce la densità minerale delle ossa soprattutto nelle donne per cui è utilissimo il suo consumo nella delicata fase della menopausa. Inoltre è una bevanda povera di calorie e dunque indicata per chi tiene alla linea, migliora la nostre attività cognitive e cerebrali incrementando l’attenzione, previene il diabete di tipo 2 e secondo alcuni studi aiuta a controllare il metabolismo dei carboidrati, impedendo che alcuni enzimi digestivi producano glucosio, oltre a  contrastare la formazione dei calcoli renali, previene la comparsa del morbo di Parkinson e rallentare la progressione del morbo di Alzheimer. Il tè nero ha un elevatissimo contenuto di principi attivi che gli conferiscono numerose proprietà benefiche, ma può presentare controindicazioni legati all’elevato contenuto di caffeina, è opportuno ricordate che i livelli di caffeina presenti  in questa bevanda ne sconsigliano l’utilizzo in caso di insonnia o nelle ore serali o comunque prima di prendere sonno o agli ipertesi, agisce come stimolante e quindi può  essere più indicato durante la colazione o nel pomeriggio, lasciando in infusione le foglie per un massimo di 5 minuti magari in una delle sue numerose varianti aromatizzate. Oltre al contenuto di caffeina bisogna però prestare attenzione all’assorbimento del ferro, poiché il tè nero lo rallenta, per chi soffre di anemia o per i vegetariani o vegani è maggiormente consigliato il consumo del tè nero lontano dai pasti. Quello nero è un tè sottoposto a maggior ossidazione rispetto alle varietà oolong, verde e bianco ha un sapore e un aroma più forte e deciso rispetto ai tè meno ossidati. In cinese e nelle lingue dei paesi limitrofi, il tè nero è conosciuto come "tè rosso", in virtù del colore che assume il liquido dopo l'infusione, il termine occidentale "tè nero" invece si riferisce al colore della materia prima. Il tè nero differisce dal tè verde solo per il processo di lavorazione delle foglie, le foglie del tè nero dopo essere state raccolte e fatte macerare, vengono essiccate, arrotolate e tritate,  segue una fase di fermentazione a temperature elevate di breve durata e infine le foglie vengono di nuovo essiccate, per questo il tè si ossida e acquista il caratteristico colore  scuro e il sapore più intenso, le caratteristiche di questa bevanda sono influenzate  dalla materia prima e dal tempo di infusione. Nonostante l'incremento delle vendite riferite al tè verde e bianco, il tè nero rappresenta ancora più del 90% di tutti i tè venduti in occidente. Secondo il dottor Koustubh Panda, capo del dipartimento di biotecnologia dell’Università di Calcutta e direttore Occidentale Bengala Biotech Development Corporation (WBBDC), assumere regolarmente tè nero può essere una misura preventiva per i fumatori che sono a rischio di contrarre l’enfisema polmonare. Una patologia poco nota al grande pubblico ma che si attesta al quarto posto nel mondo come causa di morte. «Il novanta per cento delle vittime di enfisema sono fumatori di sigarette – sottolinea Panda – Gli antiossidanti presenti nel tè nero possono prevenire l’ossidazione indotta dal fumo di sigaretta nelle proteine del polmone e protegge quindi contro l’enfisema».
Lungi dal supportare il vizio del fumo, il consiglio di bere tè non deve essere inteso come una scappatoia, sottolineano gli scienziati. Evitare di fumare è sempre la cosa migliore che si può fare. Tuttavia, il tè «può agire come un salvatore per tutti coloro che non hanno la forza di volontà per dare un calcio al vizio. Tuttavia, questa ricerca non vuole incoraggiare le persone a iniziare a fumare». (fonte: http://www.lastampa.it/2011/10/14/scienza/benessere/salute/i-fumatori-possono-proteggersi-con-il-te-xc203pI8Fel9UtMe0FoOVM/pagina.html)

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